Il mistero rivelato del "pareggio di bilancio"

Oh, che bella parola: "pareggio"!
Così equa, così parca, morigerata, giusta.
E i polli (me incluso), purtroppo, vi cadono dentro.
Finchè non si riflette un pò meglio.

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"PAREGGIO DI BILANCIO" significa che lo Stato spende 100 e tassa per 100. Semplice e chiaro. Quindi, stando così le cose - e cioè che tutti i soldi che lo Stato dona attraverso stipendi e servizi sociali, se li deve riprendere tutti fino all'ultimo spicciolo - come potrebbe mai un popolo aumentare il proprio risparmio privato? 

Interessa a te (cittadino privato) aumentare il tuo gruzzoletto, no?

Orbene, qual'è la ricetta che ci impone il pareggio di bilancio ed un trattato speciale UE ("fiscal compact") per aumentare la ricchezza complessiva italiana? La soluzione esibita da tutti gli europrofessori è: bisogna esportare di più.

Ovvero, bisogna essere "COMPETITIVI".

In altre parole, l'imprenditore del tutto consacrato al mercato interno (ad es. piccolo artigiano tappezziere) può diventare più ricco solo a spese (rubando clienti) di un  altro imprenditore/artigiano, ma con ciò egli non contribuirà mai ad aumentare la ricchezza lorda nazionale! Piuttosto, ha diminuito quella del suo confratello.

La ricchezza NAZIONALE aumenterà se e soltanto se l'imprenditore esporta qualcosa, se tutti gli imprenditori italiani esportano più roba di quella che importano dagli altri Stati.

Secondo gli strateghi dell'UE, solo questo può e deve fare + ricchezza diffusa.

A questo punto la domanda che tutti ci facciamo è: 

Quali sono le STRATEGIE per esportare di più? 

In economia ci sono classicamente due alternative: una è far diventare più competitivo il TASSO DI CAMBIO della moneta di scambio, di modo che la roba italiana costi meno all'estero ma mantenga il suo prezzo in patria. Possiamo applicare questa strategia di stimolo all'esportazione (e di conseguente sostegno alla manifattura italiana) con l'euro? Certo che no, sappiamo tutti (o dovremmo sapere tutti) che l'euro è una moneta privata multilaterale a CAMBIO FISSO.

Se vuoi esportare e non puoi svalutare la moneta, l'altra ovvia strada dichiarata in tutti i normali manuali di economia, è abbassare salari e stipendi per rendere "più competitivi", in altre parole meno costosi, i prodotti e nel nostro caso tutti i prodotti Made in Italy. Ma questo è in CONTRASTO oltre che col senso comune, anche con la Carta Costituzionale italiana che considera lo Stato italiano ed il lavoro stesso come STRUMENTI ATTRAVERSO CUI PROTEGGERE LA DIGNITA' dell'essere umano. Il lavoro non andrebbe svalutato riducendo alla fame i lavoratori pronti a prostituirsi per una pagnotta, ma andrebbe ben retribuito. Pertanto, l'introduzione di Monti del "PAREGGIO DI BILANCIO in Costituzione, è incostituzionale.

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